Monday, September 30, 2013

BRANCO DI LUPI AFFAMATI !!!!!











Per me é importantissimo che questo Blog non si vesta mai di tristezza .
Voglio che mantenga sempre un tono allegro e soddisfatto , che aiuti chi lo legge a distrarsi dalle delusioni quotidiane , ed a mantenere una visione positiva .
Succede - peró - che la mia vita , come quella di qualsiasi altra persona , incontri ogni tanto estrema turbolenza , ed io mi trovi in serie difficoltá .
Sorge allora un dilemma importante .
Mi chiedo se rendervi qui partecipi anche di avvenimenti poco edificanti .
E , qualora decida che sia opportuno farlo , so che non é facile sdrammatizzare un racconto , che mantenga tutte le componenti che provocano in me rivolta , e spingono a cercare aiuto .

Sappiate che questo Post é stato scritto piú di un mese fa' .
Soltanto ora trovo la forza di pubblicarlo , dopo averlo emendato ed ingentilito varie volte .
Tratta d'un argomento che la maggioranza di Voi troverá rivoltante , squallido e profondamente umiliante .
Ma sono convinta che risulterá utile e che - soprattutto - non vi provocherá lugubri pensieri , soltanto un sano sentimento di simpatia nei miei confronti .
Non aggiungo altre considerazioni , dato che vi ritengo un pubblico maturo e responsabile , al quale non devo sottolineare la differenza tra Bene e Male , ed indicare ció che , anche in una societá permissiva , costituisce un crimine da punire severamente .
Per favore , leggete con attenzione .
Perdonate lo stile un po' troppo letterario , sappiate ch'é legato al tentativo d'astrarmi da ricordi che , se narrati in maniera piú diretta , sarebbero davvero struggenti .

Mi trovavo , per " lavoro " , in un " Campeggio Privato " , un evento organizzato da uno dei miei migliori clienti , un uomo molto facoltoso e trasgressivo , che m'ha ormai abituata a situazioni molto " creative " !
Mi pareva d'essere davvero fortunata , potevo guadagnare tanti soldini ( molti , anche secondo le mie tariffe ) per essere solo un po' disponibile a farmi toccare , limonare , prendere qualche cazzo dentro , o leccar-figa e farmela succhiare ...
Venerdí sera e notte , tutto s'era svolto nella " normalitá " della situazione : partner multipli , piú uomini che donne , signorilitá , rispetto ed educazione .
Belle scopate , coccole con donne , qualche sborrata improvvisa e poco protetta , ma anche orgasmi miei e molta trasgessione di tipo " cameratesco " , come se fossimo tutti amici , parte d'un " Club " !
Tutta la giornata di Sabato trascorse nello stesso modo , ogni tanto prendendo bagno nel fiume , dove mi lavavo e nuoticchiavo .
Verso le 2 di mattina di Domenica , accettai d'andare a dormire in una tenda , con una donna carina e sexy , la moglie di un tipo che m'aveva scopata almeno tre volte e sempre m'aveva fatta godere un po' ...
Lui era in un'altra tenda , con una mia collega dell'Agenzia ed un altro uomo .
Abbiamo giocato , io & lei per una mezz'oretta e poi , prima di dirci « Buona Notte » - siccome non volevamo sporcare ulteriormente i materassini ( dove umori e goccie di pipí s'erano pur depositate ... ) -  lei ha suggerito di andare a svuotarcirci la vescica fuori .
C'é andata prima lei , io ho pensato d'indossare il pigiamino di flanella , dato che incominciavo ad aver freddo .
Quando é tornata , sono uscita .
C'era un bel chiarore lunare , un'atmosfera irreale , si stava bene .
Allora mi sono detta che avrei potuto raggiungere il fiume ( la tenda era piazzata a un paio di centinaia di metri da lí , essendo proprio l'ultima dell'"accampamento " ) e far pipí dirigendo il getto verso l'acqua che scorre .
Cosí ho fatto : ho pisciato guardando le stelle , il Grande Carro , Andromeda .
Ritirando su i pantaloni , sentii dei rumori , dei passi affrettati .
Mi sembró strano , credevo tutti si fossero ormai coricati , o comunque stessero facendo sesso all'interno delle tende .
Certo si sentiva qualche gemito soffuso , ma si capiva benissimo da dove venisse .
Era illogico che qualcuno s'aggirasse , o facesse qualcosa allo scoperto in quel momento .
Anche perché eravamo tutte/i piuttosto stanche/i ed avevamo giá esaurito le possibili combinazioni di partner .
Non ebbi tempo per riflettere ulteriormente !!!!
Venni presa da dietro , sollevata di peso .
Qualcuno mi mise una manona sulla bocca , un braccio mi cinse il collo , e poi mi tirarono per le gambe , disordinatamente .
Cercai d'urlare , di divincolarmi , ma una mano sul collo strinse come se volesse soffocarmi , e un'altra , sulla bocca , premette forte , come se non bastasse tapparmela .
Non pensai fosse uno scherzo , ma mi trovai con poche possibilitá di reazione .
M'avevano giá sfilato i pantaloni ed aperto la giacchetta , strappandola .
Vidi chiaramente almeno 4 uomini , giovani e con aria atletica .
Tutti vestiti con jeans , ma , chi con una canotta nera , chi con una t-shirt bianca , ed almeno uno con un giubbino con cappuccio , grigio , di felpa .
Molto altro non sono riuscita a vedere .
Non so se fossero armati , o se avessero a portata qualche arnese per convincermi , nel caso mi fossi ribellata .
Di certo non avevo scampo .
Mi dimenavo ed emettevo tenui suoni gutturali , ma non potevo impedire quello che stava succedendo .
Mentre ero sospesa per aria tra le loro braccia , uno mi batteva forti manate sul clitoride , forse pensava d'eccitarmi ( o punirmi ?? ) in quel modo , chissá ...
Poi m'hanno girata per terra , sull'erba viscida , hanno preso un mio piede e l'hanno tirato in direzione opposta all'altro , prima che qualcuno infilasse un dito - per fortuna uno solo - nel culo e lo muovesse come un cazzo che sta per venire , provocandomi bruciore intenso .
Intanto mi strizzavano i capezzoli , mi palpavano dappertutto , qualcuno mi sputava addosso ( credo per disprezzo , ma forse voleva " lubrificarmi il LatoB " ) .
Ero girata a pancia in giú , quasi immobilizzata da quattro manone che mi tenevano per le estremitá , con il viso nell'erba ed un'altra mano che lo teneva cosí , in modo che non potessi guardare nessuno , quando , a quel dito che mi strapazzava l'ano , ho sentito chiaramente che stava per sostituirsi un cazzo ... m'é entrato dentro d'un sol colpo ed ha iniziato a scoparmi lí .
Sensazione davvero sgradevole , dato che stava avvenendo contro la mia volontá !
Mi diede probabilmente una ventina di colpi , o almeno cosí ricordo .
Poi - non so come - trovai la forza di muovermi verso un lato,  e quel cazzo uscí : mi sedetti , ma non ero piú libera di prima .
Il cazzo che mi stavo scopando dietro me lo ritrovai in bocca , tolsero la mano per ficcarci quello .
Aprii bene per evitare complicazioni , m'arrivó in gola .
Vidi un paio di cinture di cuoio slacciarsi .
Poi tutti abbassarono gli zip o sbottonarono i calzoni .
Apparvero cazzi eretti di dimensioni importanti .
Nessuno si tolse i jeans , uno aprí boxer bianchi , un'altro abbassó slip di colore scuro , vidi anche tessuto a fiori e sono sicura che almeno uno non indossasse intimo .
Cinque in tutto .
Sberle sui capezzoli , poi sui fianchi , mi fecero capire che era meglio stare al gioco .
Lasciarono che mi potessi muovere , desiderosi che li stimolassi io , ma due mani intorno alla gola mi dirigevano da un cazzo all'altro , come se fossi una bambolina .
Tenevo la bocca ben aperta , avevo capito che cosa volevano ormai .
Per un po' ( 10 minuti ?? ) rimasi in ginocchio , con un cazzo in bocca , succhiandolo a fondo ed un'altro tra le dita , preparandolo al pompino .
Ero circondata : ne avevo tre davanti e due di dietro .
Quelli di cui non potevo occuparmi , si stimolavano loro , nell'attesa .
C'era giá un forte odore di sesso , anche se nessuno aveva sborrato .
Venivo girata a forza da chi , impaziente , mi si piazzava contro la bocca o le tette .
E , spesso , qualcuno , prendendomi per le spalle , m'avvitava il collo fino a farmi appoggiare la nuca contro il cazzo d'un altro .
Poi , appena si ritraeva dalla mia bocca , un'altro lo rimpiazzava .
Non smettevano di giocare con il seno , sentivo contatti umidi lí , quando non arrivavano colpi dolorosi che lo facevano sobbalzare .
Tutti , indistintamente , me l'hanno ficcato in gola , almeno una volta .
Ho seriamente rischiato di soffocare , prima d'aggiustarmi alla situazione .
Poi , con le mandibole al massimo dell'apertura , fu tutto piú facile .
Un paio lasciarono che passassi la lingua sullo scroto , e che inumidissi l'asta .
Ma per poco tempo , prima di rimettermelo in bocca con violenza .
Uno solo abbassó i jeans fino alle ginocchia , gli altri 4 preferirono far spuntare il cazzo dall'apertura .
Vidi - peró - le magliettine ed il giubbino scomparire .
Quando iniziarono a scoparmi , erano tutti a torso nudo .
Quello che aveva i pantaloni giú , un ragazzo alto e muscoloso , bruno con fattezze un po' mediterraneee , taglio di capelli vistoso , fece un cenno agli altri .
Di certo , o fanno queste cose molto spesso , o programmarono quell'assalto con grande cura .
Non parlarono quasi  mai , ma agirono di comune accordo : mi presero simultaneamente da tutte le parti , fino a sollevarmi a mezz'aria , come quando m'avevano assalita prima .
Una mano mi tappó la bocca , un'altra mi coprí la gola .
Vidi chiaramente , nella penombra , il cazzo di quello entrarmi nella vagina .
Piú m'agitavo , piú mi penetrava a fondo .
Sperai che venisse presto .
Invece rimase a lungo lá dentro .
Disse che mi stavo bagnando molto e che gli mancava attrito per raggiungere l'orgasmo .
Provai ribrezzo ad ammettere che quella stimolazione meccanica non mi lasciasse insensibile .
Ma , indubbiamente , mi sentivo il sesso molto lubrificato .
Lui , comunque , non raggiunse l'orgasmo .
Allora , infuriato , si disarcionó .
Rimasi sospesa , trattenuta da tutti gli altri .
Decisero di posarmi su uno di quei materassini che sono lí appunto per aiutare ad accoppiarsi .
Mi ci buttarono sopra , come se fossi un sacco pieno .
Fortunatamente atterrai bene , ammortizzando l'impatto con i fianchi . .
Mi misero a pancia in giú .
Pur divincolandomi , non ebbi modo di rifiutare chi voleva il suo turno per scopare .
Mani unte sulle tette mi stringevano i capezzoli fino a farli rabbrividire .
Mi ritrovai supina .
Vidi cosí lo stesso ragazzo , quello con i jeans alle ginocchia , riprovarci di nuovo .
Si ravvivó l'erezione con movimenti bruschi e poi prese a scoparmi , con grande violenza .
Avevo la testa adagiata tra le gambe d'un'altro .
Una morsa stretta mi paralizzava al collo , dove si strofinava un sesso umido .
Quando tolsero la mano dalla mia bocca , arrivó un'altro cazzo da succhiare .
Mi sentivo flettere le ginocchia e divaricare molto le gambe , cosí la vagina non offriva la minima resistenza .
Avevo gli occhi chiusi , quando lui scivoló completamente fuori .
Pensai che stesse sborrando per terra , dato che non indossava preservativo .
Provai una sensazione di libertá che - peró - duró solo qualche secondo .
Me lo sentii presto arrivare dentro di nuovo , questa volta nel culo .
Credo d'aver lanciato un urlo anche con la bocca invasa ...
Nessuno comunque se ne accorse ,  nell'accampamento .
Chi , nelle tende , lo sentí , deve aver pensato che fosse una manifestazione di piacere o un gioco erotico ..
Da quel momento , venni usata come un distributore automatico di sesso
Il ragazzo trovó nel mio intestino abbastanza attrito per raggiungere rapidamente l'orgasmo ed eiaculare . .
Ma appena si tolse , non lasció che mi colasse qualcosa fuori .
Al suo posto arrivó chi , pur non mostrandosi di certo gentile , ebbe qualche piccola attenzione per me .
Si sputó piú volte sul pene e , poi , invece d'affondarmelo nel culo in un sol colpo , saggió la mia resistenza e lo introdusse gradualmente .
Il " primo " si rimise i pantaloni , li abbottonó e venne a tenermi per il collo , gli notai un tatuaggio enorme sul fianco , sotto la scapola , un testo lettarario , frasi impossibili da leggere in quella penombra .
Mi presero tutti , uno dopo l'altro .
Prima nel culetto , fermandosi appena prima di raggiungere l'orgasmo .
Quando smisi d'essere terrorizzata , mi fu possibile soffrire di meno .
In particolare , posso dire che l'ultimo rapporto anale fu abbastanza delicato , con una dinamica meno violenta , ed un po' piú di rispetto per me .
In quei momenti , brevi ma intensi , forse avrei potuto provare piacere , se non fossi stata costretta in quel modo .
Facendo leva sui gomiti , mi sollevai quel tanto da poter vedere chi fosse lui .
Credo d'averlo incoraggiato con qualche movimento ritmico del bacino .
Ho incontrato occhi che nessuna notte puó nascondere , m'hanno resa molto meno infelice quando ho sentito che lui stava raggiungendo l'orgasmo .
Non s'é trattato d'un caso di " sindrome di Stoccolma " , ma semplicemente d'Amore Universale .
Potendo dar del bene a chi mi stava facendo del male , stavo compiendo una missione positiva .
Poi si dedicarono tutti alla mia vagina .
Per forzarmi meglio ed agire indisturbati , collocarono la mia testa tra le gambe di quello che m'aveva scopata per primo .
Con una stretta ferrea , riusciva a limitarmi ogni movimento dal'addome in su .
In quella posizione , mi colpí come fosse forte l'odore del suo sperma , anche attraverso il tessuto dei pantaloni .
Gli altri si davano da fare , sputavano su di me  , con schiaffi dappertutto cercavano d'intimidirmi e vincere qualsiasi resistenza .
Colpirono indiscriminatamente parti del mio corpo , anche mentre mi stavano possedendo .
Cercai di rilassarmi e non sentirmi una vittima innocente .
Mi mossero qua e lá , qualcuno mi venne dentro , ed un altro lo estrasse per venirmi a depositare lo sperma sulle tette .
Poi qualcuno m'afferró ai fianchi per girarmi .
Mi tenne le gambe unite , in modo che nessuno potesse scoparmi .
Aiutato da un'altro , si coricó fino a mettere il cazzo contro le mie caviglie . .
Ma , per farlo soddisfare , mi forzarono in modo da offrire uno spazio accogliente tra le piante dei piedi .
Quando sborró , un getto violento m'arrivó fino alle cosce .
Durante uno dei rapporti vaginali , mi venne quella che potrá sembrarvi un'idea assurda !
Avevo a pochi centimetri dalla mia bocca chi , probabilmente , é il " capo " di quella banda d'animali .
Dal suo comportamento , m'era lecito pensare che fosse l'ispiratore di quell'assalto .
Magari é soltanto chi si riservó il diritto d'essere il " primo " ..
Ma , di certo , giocó un ruolo molto , molto importante .
Reprimendo un'istintivo desiderio di vendetta , ricorsi ad un po' d'inventiva , per ribaltare quel suo protagonismo .
Ammetto d'essere stata motivata da forte curiositá .
Approfittai della situazione in cui mi trovavo .
Avevo sí la vagina piena , mi sentivo battere e ronzare intorno , ma m'avevano lasciata una mano libera .
Lui s'accorse di quello che stavo per fare , e non s'oppose .
Gli liberai il cazzo .
Non durissimo , ma neppure molle .
Sporco ancora di sperma e dei miei umori .
Curiosamente , prendendolo in bocca , notai che sapeva del mio " davanti " , e non del " dietro " , dove aveva passato l'ultima parte del rapporto ..
Con le dita intorno all'asta , e leccandolo sulla cappella , non mi fu difficile restituirgli l'erezione .
Pensai di farlo venire cosí , cercando di dimenticare cosa stava succedendomi altrove .
Iniziai a succhiarlo al ritmo degli altri che mi stavano sbattendo .
Tenendomelo in bocca , m'illusi che la situazione fosse sotto controllo , almeno per alcuni istanti .
Peró , poco dopo , mi sfuggí di nuovo .
Quei bastardi erano ancora tutti duri , anche quelli che credevo avessero appena sborrato .
E la loro idea di divertimento decisamente non corrispondeva alla mia .
Mi ripresero , continuarono a picchiarmi sulle tette e sui fianchi .
Per reprimermi l'iniziativa , la mano sul collo mi strinse sempre di piú , impedendomi di respirare .
Poi mi sollevarono dalle spalle , posarono due mani sul mio sedere , altre sulle cosce , e mi fecevo sobbalzare come se mi volessero gettare lontana .
Finalmente mi costrinsero a sedermi su uno di loro , che s'era sdraiato nell'erba , in modo d'avere il cazzo che puntava all'insú ..
M'entró analmente , quasi fino in fondo .
Intanto un'altro , giá pronto , mi s'inginocchió di fronte e mise il cazzo in vagina .
Odio la Doppia-Penetrazione  , m'é sempre sembrata uno spettacolo da giocollieri , uno show da film-porn che , in realtá , é molto difficile d'attuare .
Non c'é proprio " posto " , e , comunque , é quasi impossibile coordinare e sincronizzare i movimenti di tre persone differenti , in quella posizione .
Adesso ho ancor piú motivi per non cambiare d'opinione .
Ma , essendosi trattato di stupro , non meraviglia che mi sia sentita usata ( e disgustata ) .
È stato come essere spaccata in due , non m'hanno mai dato tregua , si sono tutti disinteressati della sofferenza che mi stavano provocando .
Avessi avuto altri buchi disponibili , avrebbero riempito anche quelli , senza ritegno .
Certo la natura umana é molto accomodante e flessibile , e non solo sono sopravvissuta , ma ho anche avuto momenti caratterizzati da sensazioni strane , non escludo d'aver provato un po' di piacere .
Ma nessuno ha tenuto conto delle mie esigenze , nessuno s'é chiesto come fare per rendermi partecipe in qualche modo .
M'hanno scopata " a due " , e quando uno , rantolando , veniva , si toglieva solo per mettermi dentro un'altro .
Non so esattamente chi abbia eiaculato dove e quando , l'impressione che m'é rimasta , forse assurda , é che tutti siano venuti due volte , prima una dietro e poi una davanti .
L'unica cosa di cui sono sicura é che almeno il " primo " sono riuscita a farlo venire io , e non la meccanica del branco .. quello m'é venuto in bocca , ho ancora adesso il ricordo del suo sapore ..
È stato l'ultimo a sborrare , anche di questo sono certa ..
Immediatamente dopo , si sono rivestiti tutti , con estrema fretta , mentre io cercavo di raggiungere il fiume per lavarmi .
Non hanno detto nulla .
Sono scappati correndo nel buio .
Non so se avessero una o piú auto posteggiate nei paraggi , o che abbiano fatto .
Neppure so da dove venissero .
Sicuramente non facevano parte del gruppo che m'aveva contrattata .
Quindi sarebbe stato inutile , e controproducente , se ne avessi parlato con qualcuno/a .
Magari , con piú calma , chiederó al proprietario se lui pensa che sia facile accedere alla sua proprietá , e se ha " vicini " che gli danno problemi e/o fanno incursioni nei suoi terreni .
Ma solo per curiositá .
Non nutro sentimenti di vendetta .
Provo solo tanta pena che nel genere umano , che pure si sta evolvendo , esistano ancora soggetti come quelli .
Gente che non capisce che il sesso é un modo di comunicare , di rendersi partecipi , non una maniera di sfogare le proprie frustrazioni , ricorrendo alla violenza ...

Questo é proprio un Pianeta inferiore - me lo ripeto sempre ...












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Friday, September 20, 2013

IL MATRIMONIO DI DETISA .












Non si creda che soltanto persone umili e sprovvedute appaiano in quel Parco di Giacarta , ricercando aiuto .
Capita spesso che si presenti un professionista affermato , un imprenditore di grandi mezzi economici , persino qualcuno che faccia parte del Governo .
Molte volte si tratta d'una provocazione , o d'un trappola allestita per mettere in contraddizione il povero Rimba .
Ma é un bene che il desiderio di confronto costituisca la componente fondamentale di quegli incontri .
Altrimenti tutto s'esaurirebbe prima d'iniziare .

Anche in giornate molto ventose , intorno a quel Baobab , si respira un'aria che sa della polvere che emanano libri ingialliti , a lungo custoditi , ma mai aperti .
E , nel cielo sovrastante , la battaglia di nuvole che si rincorrono e sorpassano freneticamente , non produce mai ombre fluttuanti che raggiungano il terreno .
È come se Rimba , seduto nel silenzio ed assorto nei suoi pensieri , s'incaricasse di proiettare nell'atmosfera la pellicola della vita di tutti noi .

In Indonesia , ancora adesso , é diffusa , in zone rurali e poco evolute , l'usanza medioevale dei matrimoni di convenienza .
Per motivi economici e sociali , sono - spesso - i genitori a decidere quale marito imporre alla figlia .
Non lasciando che sia l'amore a prevalere .
Ufficialmente la Legge proibisce ogni imposizione forzata , ma é rarissimo che si ricorra ai Tribunali per risolvere diatribe di questa natura .
Si preferisce trovare in famiglia il modo per minimizzare delusioni , lenire sofferenze e produrre una convivenza tollerabile , se non proprio felice .
E , di solito , cosí avviene .
Quando - peró - una figlia si ribella , la situazione degera rapidamente .
Infatti , quasi mai le sue richieste vengono accolte o si cerca un compromesso .
Non le resta che andarsene .
Ma , dopo concitate ed infruttifere ricerche d'impiego , l'esercizio della prostituzione , piú o meno saltuaria , si presenta come l'unica maniera per ottenere i mezzi economici necessari alla sopravvivenza di chi abbandona la casa paterna .
Con grande guadagno , e diletto , dei parassiti che approfittano di queste tristi situazioni .

Detisa é una di queste ragazze , alle quali non venne prospettato altro che l'infelicitá perenne .
Invece di ricorrere alla fuga e finire in un bordello , riuscí a convincere i genitori a parlare con qualcuno " importante " che li consigliasse , prima d'una decisione definitiva a riguardo del suo matrimonio .
Cosí partirono , in tre , da Makassar nell'isola di Celebes e raggiunsero Giacarta , dopo un paio di giorni .
Quando se li trovó di fronte , Rimba capí tutto , immediatamente .
Vide una ragazza dallo sguardo triste e languido , ma non totalmente sconsolato e sottomesso .
In chi non poteva che essere la mamma , lesse il linguaggio delle lacrime trattenute a stento , unica arma di chi sa che non le verrá concessa la parola .
Al papá di Detisa , che risaltava alto ed austero , incapace di sedersi accanto alle sue donne , e trasudava quell'arroganza che solo una societá ingiusta incoraggia , avrebbe saputo come far calare le arie .
Ma non disse nulla .
Sapeva come quell'uomo gli avrebbe spiegato il problema :
- « Ho trovato , per mia figlia , un cugino devoto che possiede una grande piantagione a Nord di Makassar , impiega centinaia di persone , é molto abile ed astuto , sará un meraviglioso papá ed un affettuoso marito . »
A quelle parole , si sentí riecheggiare le orecchie !
Sorrise , per non sembrare ostile ed incoraggiare la continuazione del discorso , pur trovandolo poco edificante .
Ma , prima che l'uomo arrivasse a lunghe e noiose descrizioni , intese a valorizzare il significato della sua scelta  , Rimba decise d'intervenire :
- « Cos'ha fatto di male tua figlia per meritare questa punizione ? » chiese , severamente .
- « Di male ? nulla , nulla , é un'ottima figlia , una grande lavoratrice . È per il suo bene che ho preso questa decisione , un giorno mi ringrazierá ! »
- « Sentiamo l'opinione di Detisa , allora ... »
La ragazza , senza attendere l'assenso del padre espose cosí la sua versione :
- « Se almeno questo mio sacrificio rendesse tutti contenti , accetterei , ma sono sicura che non é cosí : mi daranno dell'ingrata quando apriró gli occhi e vedró la realtá com'é . »
E aggiunse che : - « Altre ragazze della mia cittá si sono fatte convincere ed hanno sposato uomini che non conoscevano abbastanza per poterli amare . I risultati sono evidenti : ora quelle famiglie sono divise , si vive o nell'odio o nell'indifferenza ! »
Avrebbe voluto menzionare qualche esempio specifico , ma il padre l'interruppe bruscamente , prendendola per un braccio , e scuotendola come un ramo secco : - « Grande Rimba non si degni d'ascoltarla , non sa cosa sta dicendo , é l'inesperienza che la rende paurosa ed indecisa . Una volta sposata , la natura fará il suo corso »
- « Attento ,diventarai il suo peggior nemico » osservó Rimba .
A noi questa puó sembrare un'affermazione di poca rilevanza , tanto ovvia quanto poco produttiva .
È perché ci stiamo abituando a riconoscere quanto avviene , senza ricorrere a preconcetti utilizzati fino a qualche tempo fa' .
Ma , per quella famiglia , in quella situazione , si trattó d'una svolta rivoluzionaria , determinata da valori assolutamente inediti .
Prima d'incontrare Rimba , il padre di Detisa si sentiva investito d'un diritto atavico che nessuno , in quell'ambiente , aveva mai questionato .
Pensava di dover agire per assicurare la prosperitá di tutti i famigliari , aspettandosi , in cambio , gratitudine ed affetto .
Il dubbio che la figlia potesse un giorno odiarlo , lo portó a desistere .
Non le impose mai piú decisioni autoritarie , nemmeno per mandarla a fare acquisti .
Lei sposó il ragazzo che amava da tempo , un coetaneo , agricoltore , sprovvisto di mezzi economici e poco dotato di capacitá pratiche .
Un rozzo irresponsabile , egoista , che mai la retribuí con affetto ed attenzioni .
Non ebbero figli , forse per problemi d'infertilitá .
Ma anche perché , alla passione della giovane sposa , lui sempre rispose negativamente .
Cosí Detisa allevó il marito come un bambino suo .
Gli insegnó a destreggiarsi nel mondo del commercio , e a non dipendere da false amicizie .
Per aiutarlo a percorrere la vita , conobbe molte sofferenze , e rinunció alle comoditá , che un matrimonio di convenienza avrebbe assicurato .






Non odiamo chi non c'ama ,
aspettiamo chi mai arriverá ,
disdegnamo soltanto la perditá della libertá .




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Wednesday, September 11, 2013

VOLARE VERSO IL FUTURO .













Rimba non si considera in grado di prevedere il futuro .
Né gli interesserebbe farlo .
A lui poco importa di sapere cosa avverrá domani , é nel presente che concentra l'attenzione .
Eppure - per assecondare tutti - ascolta ogni supplica e richiesta di consiglio .
E dispensa sempre un parere , sperando che si riveli utile .
Soprattutto quando capisce che ci si aspetta un aiuto , prima di prendere una decisione importante .

È nel profondo silenzio che si nascondono i veri dolori .
Ma , quando il vento ulula ed i cani abbaiano senza rimorso , si sprigiona la forza per combattere e superare ogni ostacolo .





Con gesti lenti , due uomini s'inginocchiarono ai piedi di Rimba , in un pomeriggio elettrico .
Due corpi quasi uguali , oscillanti , indecisi , ma rivestiti di vespertina fatalitá .
Vesti scure su pelle ancor piú suturna , carne febbricitante , intrisa del sale di molti mari e d'ombre proiettate da navi all'orizzonte .
Invisibili spore e spine purulente , in una borsa d'orologi contrabbandati , qualche bacca verde ed il dente d'un serpente appena nato .
Due visi color ruggine , occhi di cenere , zigomi calpestati , labbra tremule avvolte nella penombra della tristezza .
Afflitti , come moribondi adagiati in un cesto di frutta putrida , che qualcuno , presto , avrebbe gettato in un abisso senza fondo .
Implorarono d'essere ascoltati .
Dissero d'essere due fratelli-gemelli , ma d'aver vissuto vite totalmente separate .
Rincontrati , da poco , perché accorsi al funerale della madre .
Sentendosi quasi alla fine della contingenza umana , si stavano chiedendo notizie del futuro .
A quelle voci irripetibili , Rimba rispose battendo tre volte le mani .
Disturbó cosí alcuni passeri che stavano riposando sui rami del Baobab .
I quali , spaventati , se ne volarono verso altri alberi .
I due uomini osservarono la scena , ma non ne afferrarono il significato .
Rimasero in silenzio , a testa insú , come chi , guardando il sole che si cala all'orizzonte , non sia sicuro dell'arrivo della notte .










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Monday, September 2, 2013

FAME DI SEMI TRANSGENICI ...








Non rappresenta nessuna religione , non s'impone di evangelizzare nessuno .
Tranquillizzatevi : Rimba non fonderá mai una setta , né partirá per localitá strategiche nel tentativo di mediatizzare le sue credenze .
Non alletta giovani con facili slogan , promettendo un futuro migliore , in cambio della loro devozione .
L'unico dogma in cui crede é quello di doversi mettere a disposizione di chiunque ricerchi aiuto .
Al contrario di molte istituzioni ecclesiastiche che , pur professandosi spirituali , mantengono interessi economici attivi , rifiuta qualsiasi contributo monetario .
Dispensa conforto con le parole , ma , tale é la sua umiltá , che preferirebbe essere un esempio silenzioso , un semplice anello d'una catena naturale , alla quale tutti apparteniamo .
Il Parco in cui vive é un rifugio tranquillo , nel centro d'una grandissima cittá , estremamente inquinata e caotica .
Non é un pulpito dal quale rivolga sermoni , o inviti a praticare strane liturgie .
Non si sente superiore a nessuno ed é convinto di dover imparare importanti lezioni da tutti .
Ma riconosce l'ipocrisia , di chi si dice destinato ad indirizzare l'umanitá verso valori morali , che non applica a sé stesso .
Sa che i " Falsi Profeti " di fama biblica abbondano ancor oggi .
A capo d'ogni Chiesa ce n'é almeno uno .
Un Paladino propagatore della sua fede , contro altre credenze religiose o esistenziali .
Dotato di grande valenza carismatica , dispone spesso di meccanismi sofisticati ed efficaci per influenzare l'opinione pubblica .
Uno di questi personaggi apparve recentemente in quel Parco .
Di proposito , per incontrare Rimba .
Un uomo alto , dalla pelle scura , che rappresenta una Chiesa a noi quasi sconosciuta , ma che conta giá centinai di migliaia di seguaci nel Mondo intero .
Questo " pastore " , pur definendosi " rappresentante diretto di Dio " , si presenta a tutti rifuggendo i simboli caratteristici del potere che rappresenta .
Si veste con sobrietá , indossando abiti qualunque , risponde affabilmente ad ogni interlocutore , non si nega a qualsiasi discussione .
Sembra disposto ad ascoltare , invece di giudicare ed imporre le proprie credenze , come facevano spesso i suoi predecessori .
Frutto d'una scaltra operazione di marketing , si ripromette d'apparire in sintonia con gli attuali tempi di crisi economica e morale .
Invece d'ignorare , o giustificare le contraddizioni che il suo officio comporta , le sventola ai quattro-venti , come se gli fossero imposte .
Dice a tutti ch'é qui per moralizzare il mondo , e che incomincerá a farlo presto , rivoluzionando usi e costumi secolari .
Per ora - peró - si limita a interpretare il ruolo dell'uomo umile , che s'accontenterebbe di starsene sotto un albero , vivendo della caritá altrui , ma al quale non é concesso di dimenticarsi della poderosa macchina economica che lo sostiene .
Rimba , per accoglierlo degnamente , s'alzó , gli protese le braccia incontro ed esclamó : « Benvenuto in questo palazzo » .
All'altro non sfuggí l'ironia di quelle parole .
Eppure rispose seriamente , nascondendosi dietro un sorriso :« Il Cielo ha voluto che t'incontrassi , ed io sono qui per compiere la Sua volontá » .
Ne seguí una breve conversazione , dai connotati amichevoli :
- « Come mai ti trovi a Giacarta ? »
- « Sono qui in missione , una visita pastorale per insegnare ai giovani che Dio li ama , in qualunque parte di mondo si trovino »
- « Molto bene , ma c'é proprio bisogno che tu glielo dica , non lo sanno giá ? »
- « Eh , no : purtroppo viviamo in tempi di grande materialismo , i giovani si scordano di Dio facilmente , sono tutti occupati a correre dietro alle apparenze , a desiderare oggetti di consumo . »
- « Ma non preoccuparti .. »
- « Come dici ? È un problema serio , i valori morali vanno salvaguardati , dobbiamo creare un futuro migliore per questa generazione . »
- « Il futuro non dipende da nessuno di noi , a me comunque importa soltanto il presente . »
Fu cosí che la discussione degeneró :
- « Tu dici cosí perché non hai la responsabilitá di condurre un gregge . »
- « E tu mi sembri piú preoccupato di contare le tue pecore che del loro benessere , o dell'ovile a cui sono dirette . »
Rimba voleva soltanto sottolineare come , anche le migliori delle intenzioni , possano celare risvolti meno edificanti .
Non era sua intenzione offendere , o antagonizzare il saggio e mite interlocutore .
L'uomo - peró - s'alzó di scatto , irritato .
Borbottó che « L'umiltá é un dono di Dio , c'é chi non sa proprio cosa sia . »
Prima d'andarsene , invitó Rimba a « cercare d'essere servitore , non protagonista , ed a capire che siamo tutti fratelli . »
Non si scordó di benedirlo , con una delle sue formule piú collaudate :
« Che Dio faccia la grazia d'indicarti il cammino , e che , un giorno , con la Sua benevolenza , ci si possa ritrovare in Paradiso . »
Rimba ringrazió dell'augurio , mostrandosi imperturbato .
Pensó allo stress inutile , provocato della " missione " d'arraffare anime alla " concorrenza " .
Immaginó l'altro alle prese del bilancio annuale , incaricato del conteggio di ogni anima convinta a redimersi .
Scosse la testa e sorrise bonariamente .










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