L'idea m'ha folgorata un paio di mesi fa' .
Nella vita di tutti , spesso , un piccolo evento puó implicare successive considerazioni , concatenandosi in una spirale , che ci risucchia fino a dove non arriveremmo mai spontaneamente .
È una legge naturale che il genere umano - arrogante o manovrato - finge d'ignorare .
Soltanto chi lascia risvegliarsi la coscienza é in grado d'afferrare quella logica delle azioni , che non sempre determinano risultati prevedibili .
Molte volte le condizioni esterne sfuggono al nostro potere , e sembrano portarci lontano dal " nostro " traguardo .
In realtá - quasi sempre - ci spianano un cammino , che tenderemmo ad ignorare .
Che non potremmo percorrere , lasciandoci giudare dalla cecitá o dall'ottuso materialismo .
Su quella strada , occasionalmente , c'é anche bisogno d'un po' d'odio e cattiveria per esercitare l'altruismo - per paradossale che vi possa sembrare .
Conferme di queste affermazioni le ricevo ogni giorno da esperienze dirette !
Come in quel pomeriggio di fine-Ottobre .
Quando una conoscente , una ragazza della mia etá , conosciuta ad un Corso Universitario , mi telefonó chiedendomi di sostituirla al Centro d'Assistenza e Caritá , dove , volontariamente , si reca tre volte alla settimana .
Per qualche istante , rimasi stupita che qualcuno potesse pensare a me in un'occasione del genere !
So bene che il mio fare disinvolto puó indurre a pensare che io non sia un persona caritatevole .
Esteriormente , sembra proprio che io privilegi tutti gli aspetti edonistici di ogni attivitá .
Chi adesso mi conosce un pochino attaverso questo Blog , capirá con quanto entusiamo io abbia accettato !!
Saltai il pranzo per arrivare puntualissima - poco prima delle 15 - al negozio che m'era stato indicato .
Lí si riceve abbigliamento usato ( solo se ancora in buone condizioni ) , per consegnarlo , poi , a chi , avendone bisogno , venga a richiederlo .
Attesi sul marciapiede , per quasi un quarto d'ora , prima che si presentasse qualcuno ad aprire .
Al telefono avevo ricevuto tutte le istruzioni appropriate .
Ero stata consigliata di non vestirmi ed apparire " sexy " : avrei stonato in un luogo , dove arrivano persone alla ricerca di vestiti per coprirsi con un minimo di decoro .
Cosí ho rinunciato quasi totalmente al Make-Up .
Solo un pochino di rimmel e gloss trasparente sulle labbra , piú che altro per idratare e proteggere dal freddo .
Mi parve adeguato un vestitone informe , che non uso mai , tanto mi rende impersonale .
È marrone scuro , di velluto , come quelli che usano ancora alcune hippie , che vendono oggetti nei mercatini dell'usato . .
Copre come carta-da-pacco , lasciando alla vista solo le caviglie , in quell'occasione ricoperte da Stivali Heavy-Duty . di quelli che s'usano dopo un tornado .
Nascosi accuratamente tette , fondo-schiena , persino gli avambracci e qualsiasi altra parte del corpo che potesse minimamente sembrare attaente .
Invece dell'abituale perizoma , scelsi culotte avvolgenti , di colore attenuato , in modo che nemmeno s'intravedesse un segnale della loro presenza .
Pur di non farmi notare , avrei cacciato il viso dentro un Burqa , se me n'avessero prestato uno !
Arrivarono dopo di me due signore anziane , piccolotte e ben nutrite .
Sicuramente abituate a prestare compassione - anche a chi non ne abbia bisogno - ed a farla pesare con gesti e mezze-parole .
A me destinarono subito occhiate poco rassicuranti .
Anche se non le vidi scuotere la testa , so che si scambiarono tacite conferme , come se la mia presenza non sfuggisse ad un catalogo giá compilato prima che nascessi .
Mi squadrarono senza ritegno , intensamente , assicurandosi che ricevessi i loro messaggi ostili , di disapprovazione .
Ai quali risposi , sfoderando uno dei mie sorrisi piú radiosi .
Nonostante tanta mia castitá ostentata , penso che mi giudicarono subito troppo frivola per essere una possibile collega .
Forse per timore che le prevaricassi , o - chissá - per non trovarsi un giorno senza le loro occupazioni favorite .
Cosí , appena entrammo , rifiutarono il mio aiuto .
Mi dissero di non piegare ed impilare i vestiti a secondo della taglia : quello era compito loro !
Quando proposi la mia candidatura per il bancone , dove s'ascoltano le richieste di chi entra , scoppió il finimondo , come se avessi detto che avrei fatto un pompino ad ogni uomo che mi fosse sembrato un po' triste !!
E , per accentuare l'ironia della situazione , in quel capannone , quel pomeriggio , entrarono soprattutto uomini , molti dei quali giovani e dotati d'un aspetto piuttosto sexy .. solo un paio di signore anziane , una ragazzina .
Non pensavo assolutamente che gente cosí entrasse in un negozio di quelli , per farsi dare una sciarpetta o un paio di calzini rammendati .
Se non é un'umiliazione , é di certo una triste conseguenza della crisi economica che stiamo attraversando !
Provo una pena immensa , per chi deve confrontarsi con tanta ingiustizia sociale .
Vivere al di sotto della soglia di povertá , in un paese consumista , é molto frustrante ed avvilente - senza dubbio .
Dopo qualche scaramucciua verbale con le acide vecchiette , presi il controllo della situazione .
Sorridevo a tutti . e non credo d'aver privato nessuno d'uno sguardo benevolo .
Seguendo istinti atavici che affiorarono in quei momenti , sentii che potevo rivelarmi utile in quella situazione .
E non soltanto allungando un paio di magliette giro-collo .
Cosí - un po' inconsciamente , senza valutarne le conseguenze , ma anche per fare morire di crepacuore quelle due donne stagionate - iniziai a " flirtare " un pochino , con chi si mostrasse aperto a dialogare .
Niente di troppo esplicito - ovviamente .
Qualche parola di circostanza , pronunciata - peró - con l'intento d'essere ascoltata, e non soltanto per riempire il vuoto dello stanzone .
E risposte sincere , a domande dirette che mi vennero porte .
Notai subito come fosse facile rallegrare il morale di persone afflitte , mostrando un minimo di disponibilitá .
All'inizio fui soltanto me stessa in un luogo estraneo , cercando di non rendermelo ostile .
Nulla di piú , niente che richiedesse uno sforzo disumano .
Ma - in seguito - circostanze impreviste m'obbligarono ad un ruolo piú impegnativo , che definirei - adesso - " strabiliante " !!!
La mia apparentemente innocua simpatia , dopo un'oretta , provocó un rilassamento generale .
Le due assistenti cominciarono ad accettarmi come un male inevitabile , una presenza che si puó ignorare .
Tornarono alle loro mansioni di sempre , ridacchiavano mentre svuotavano sacchi e riempivano scaffali .
Soprattutto smisero di controllarmi , come se fossi una ladra in un supermercato .
Divenni allora padrona incontrastata delle " relazioni sociali " .
E mi permisi un'iniziativa che avrebbe acquisito risvolti sorprendenti .
Io - quando vado per shopping - ho l'abitudine d'indossare , di " provarmi " , tutto ció che m'interessa .
È una questione ottica , estetica , imprescindibile per me .
La maggior parte di noi donne raramente acquista a " scatola chiusa " ed io , in questo , non costituisco un'eccezione .
Dato che ho poco intuito nell'individuare capi giusti per me - a maggior ragione , sono incapace di scegliere per un uomo che vedo per la prima volta , da dietro un bancone .
Sicuramente da quel negozio escono moltissime persone con qualcosa che , poi - a casa loro - non si rivela per nulla appropriato : é troppo grande o di taglia inferiore .
Devono ritornare a farselo cambiare , perdendo tempo ed energia , e complicando il lavoro di chi li vorrebbe assistere al meglio .
Il magazzino é enorme , costituito da valanghe d'oggetti , ripartiti in varie stanze .
Si potrebbero installare lunghe file di camerini-di-prova , un po' dappertutto .
Gli " addetti-ai-lavori " preferiscono - peró - impedire l'accesso alla loro zona d'azione .
Ma non proibiscono , a chi lo chieda gentilmente , di recarsi al Bagno , che si trova in fondo ad un lungo corridoio semi-buio .
È all'estremitá opposta rispetto all'entrata , a lato d'un piccolo cortile interno .
Ci si arriva percorrendo tutta la larghezza dell'edificio , su tre diversi livelli , tra montagne di vestiti in disordine , ed un po' d'immondizia .
Per " ragioni di sicurezza " , é necessario accompagnare chi deve fare pipí e/o la cacca .
E si deve aspettare che finisca i suoi bisogni , per riportarselo indietro , in modo che non si perda o dia fuoco al negozio ...
Un'assurditá , un'enorme spreco di tempo per chi - come me - voglia aiutare in modo costruttivo , e non soltanto come guida turistica .
Dopo mezza dozzina di escursioni al bagno , la mia impazienza prevalse .
Invece d'aspettare che un ragazzo mulatto - chiuso dentro da molti minuti - riapparisse in mia presenza , decisi di ritornare da sola al bancone .
Lí spiegai che si poteva introdurre l'opzione di far provare vestiti , a chi fosse indeciso sulla taglia .
Temevo che le due colleghe disapprovassero .
Invece -sorprendentemente - si lasciarono convincere .
Evitammo una guerra generazionale , vincolando l'accordo alla temporaneitá d'una situazione ancora da sperimentare .
Mi sobbarcavo io lo sforzo " organizzativo " e le lunghe passeggiate .
Per loro , si trattava d'una eccezione , che non si sarebbe ripetuta nei giorni a venire , concessa solo per farmi stare buona .
Cominciai con un ragazzo evidentemente handicappato , timido ma un po' arrogante .
Secondo lui la mamma gli compra sempre jeans di taglia 40 .
Ma anche una 42 gli andrebbe stretta - mi pareva chiaro .
Cercai di non urtare la sua suscettibilitá .
Eppure sembró offendersi e mi disse , scuro in volto : « tu non sai di quello che stai parlando » .
Gli offrii la scelta di provare le alternative che suggerivo .
Afferró tutto quello che gli stavo mettendo a disposizione e - evitando il mio sguardo - borbottó un paio di parole poco lusinghiere , forse riferendole alla dignitá di mia mamma .
Lo vidi avviarsi verso l'uscita , senza ringraziare e nemmeno salutare .
Nel frattempo un altro signore , un po' imbarazzato dalla scena , come se si sentisse in parte responsabile , mi chiese d'aiutarlo .
Voleva il paio di pantaloni di flanella scura che m'indicó .
Taglia 42 : piccoli !! - pensai , ma non dissi una parola .
Desideravo soltanto tenermi i consigli per me , non fiatare , scomparire .
Non intentevo proporre piú nulla , per non discutere inutilmente , o perché il mio " Sesto Senso " - a mia insaputa - intuiva come avrebbe potuto degenerare quella situazione .
Inoltre , quel signore , quarantenne brizzolato dalla pella olivastra e con una barbetta incolta , non m'ispirava la minima fiducia .
Guardava come se mi vedesse attraverso il vestito .
Sensazione sgradevole , quando non ho di fronte chi mi paga per offrirgli quel tipo di visione .
Comunque non mi sembrava utile accompagnare qualcuno a provare pantaloni tanto spropositatamente inadeguati .
Ma , tutta presa dai " buoni intenti " , finii per motivarmi .
C'incamminammo insieme , lato-a-lato .
Poi , nel corridoio , mi ritrovai a mostrargli la strada , sentendomelo incollato dietro , a pochissimi centimetri .
Forse se avessi lasciato davanti lui , non gli sarebbero nati certi pensieri . Non so .
Quello che so - e vidi chiaramente - é che una volta arrivati alla meta , entró , lasciando completamente spalancata la porticina .
Si sfiló la cintura di pelle , sbottonó ed abbassó i jeans , come se gli avessi ordinato io di farlo .
In modo ostentato ( non indossava biancheria intima ) , si mostró eccitato .
Mi colse di sorpresa , ma soltanto per un istante .
Rimasi in silenzio , come per non disturbarlo .
Solo che , quando prese a masturbarsi , mi trovai in imbarazzo io .
Non che fossi turbata da quell'azione in sé .
Se ne sentiva proprio il bisogno , perché non farlo ? Perché non sta bene ??
M'é ben chiaro che molti uomini di quell'etá , se vivono in ristrettezze economiche , non possono avere molte occasioni d'intimitá con ragazze giovani .
Penso non sia giusto !!
Sarei stata poco caritatevole se avessi represso quello slancio , biologicamente " naturale " .
Mi resi conto - peró - che non stava prendendo la minima precauzione ed avrebbe sporcato intorno : diciamo che so cosa succede se un uomo sborra in un luogo , al quale - subito dopo - accedano altre persone .
Non é deformazione professionale , é senso pratico .
Non é deformazione professionale , é senso pratico .
Ho iniziato allora a canticchiare , come se fossi anni luce distante da lí .
Sinceramente , speravo d'intimidirlo e che smettesse .
Ho ottenuto - invece- l'effetto d'incoraggiarlo : s'é girato di piú verso di me .
E - in silenzio - ha accelerato il movimento della mano .
Non avessi guardato in basso , avrei capito tutto dall'espressione di quel viso , identica a quella della cappella d'un cazzo che sta per sborrare .
Cosí ho deciso di parlare io .
Poche parole sparate allo stesso ritmo della frenesia a cui stavo assistendo : « Non credo che qui sia permesso fare quello » .
In realtá mi stavo solo preoccupando per lui .
Per me poteva venire anche contro il muro , o sul pavimento , schizzandomi la punta degli stivali !!!
Non faccio molto caso al luogo dove un uomo " sporca " , m'importa di piú che lo faccia indisturbato , con il massimo piacere possibile .
Si intuiva ormai che sarebbe presto arrivato all'orgasmo .
Pragmaticamte , pensai fosse meglio aiutarlo .
Non cercai certo di far nascere un diverbio o uno stupido scandalo .
Pensai , inorridendo , al bigottismo delle vecchiette che , se si fossero accorte di qualcosa , avrebbero immediatamente chiamato la Polizia !!
Gli porsi un piccolo sacco di plastica , che afferró con la mano sinistra .
Sollevai un poco il mio vestitone , piano -piano , accompagnando , l'ondeggiare del tessuto , con un primitivo passo di samba .
Indecisa , se offrirgli un piccolo spettacolo che accelerasse i tempi , o attendere che m'indicasse lui qualche preferenza .
M'era impossibile slacciarmi da sola , cosí piú che il bordo delle culotte non fu possibile mostrargli .
Bastó per indurlo a sfogarsi .
Sborra candida e copiosa , d'un aspetto che non m'aspettavo .
Sotto i miei occhi attenti , si sgoccioló , piú volte , infilandosi la mano in quel sacco , curiosamente uno di quelli che si usano per confezionare regalini .
Finimmo per indicarci cosa fare , senza necessitá di parlare .
Con lo stesso gesto del dito gl'intimai di rivestirsi , di far uso del cestino dei rifiuti , di mantenere segreto l'accaduto e di ritornare insieme a me al bancone , di fretta .
Lí rimasi io , con in mano i pantaloni , che non aveva nemmeno finto di provare
Se ne andó senza nemmeno salutare .
Quel pomeriggio , non avvennero altre situazioni degne di nota .
Consegnai qualche capo d'abbigliamento , limitandomi a fornire consigli ed assistenza agli indecisi .
Non accompagnai piú nessuno che - per provarsi un paio di pantaloni - si sentisse in dovere di mostrarmi un'erezione ...
Ma incominciai ad incubare un ragionamento , che prese un paio di mesi per raggiungere la conclusione .
So che nulla si verifica per caso .
Perció , io , in quel posto , c'ero capitata per qualche motivo , forse piú importante di quanto avessi immaginato , quando mi fu proposto d'andarci .
Quel signore in preda a voglie sessuali forse non era un vizioso , non rappresentava un caso isolato .
Incarnava un problema che la Societá non vuole riconoscere , ma che é inerente a molti : se un uomo non é facoltoso , raramente ottiene un'esperienza sessuale appagante con un'estranea .
Capii che dovevo tornarmi piú utile .
Aiutando a scegliare un vestito usato , non assolvevo completamente la mia missione sociale .
Iniziai ad organizzarmi allora , ma solo due giorni fa' mi fu possibile concretizzare il progetto .
Parlai con quelle " colleghe " , che credevo meno materialiste , e che m'erano parse preoccupate dalle sofferenze umane , con cui si dovevano confrontare .
Mi diedero della " pazza " , piú o meno velatamente , a seconda della loro educazione e sensibilitá .
Poi avvenne una di quelle " coincidenze " , che non si possono spiegare se non si crede in un'intelligenza superiore , che s'incarica di fornire opportunitá per invogliarci ad esercitare sentimenti positivi .
Incontrai Rita - 15 giorni fa' - in un salottino dell'Agenzia .
Non l'avevo mai vista prima .
Ci trovavamo lí per incontrare un cliente , che si dimostró immediatamente disinteressato , tanto a lei quanto a me .
Finimmo - quindi - per andare in un Bar , non per consolarci , ma per permettermi di ampliare , con calma , quella stessa proposta rifiutata da tutte , sdegnosamente .
Si dimostró molto entusiasta ed animata , prima ancora che fornissi i dettagli .
Disse che avrebbe partecipato , se la sua Agenda l'avesse permesso .
È brasiliana , di Maceió.
Proviene da una zona di mondo dove é normale aiutare i bisognosi
Laggiú , molte ragazze si prostituiscono , non per comprarsi lussuosi oggetti di consumo , ma per migliorare le condizioni di sussistenza della famiglia , per fornire opportunitá a chi non saprebbe come procurarsele .
Anche lontana dal Nord-Est del Brasile , ora in un paese apparentemente piú " fortunato " , Rita é rimasta sé stessa .
Crede - come me - che ci si debba comportare spesso in modo generoso ed altruista .
Sa che s'ottengono impagabili gratificazioni morali , quando s'aiuta qualcun'altro , e non si chiede nulla di materiale in cambio .
Decidemmo quel giorno di rimanere in contatto , di chiamarci quando ci fossero novitá , o volessimo condividere uno stato-d'animo particolare .
Ma , ogni volta che ci siamo sentite , verificammoo come le condizioni non fossero propizie per passare alla fase pratica del progetto " umanitario " .
Avevamo bisogno d'un pomeriggio in cui il Centro fosse tutto per noi , senza altre collaboratrici presenti .
Sapevamo perfettamente che nessuna avrebbe apprezzato il nostro " Modus Operandi " .
Passarono parecchie settimane , durante le quali non fu mai possibile riunire tutte le condizioni necessarie .
Un mese fa' , proposero , senza preavviso , che fossi io - da sola - ad occuparmi del Centro , a causa dell'assenza d'altre persone incaricate , ma , quella volta , Rita si trovava irrangiungibile , in viaggio per l'Europa .
Non potevo certo sdoppiarmi , mantenendoni sempre presente al bancone - in modo d'accogliere chi entrasse in negozio - mentre assolvevo il ruolo d'assistente sessuale dietro le quinte ...
Dopo quell'occasione , frustrante , altre non sembravano presentarsi .
Cosí , con ansia crescente , ci chiedevamo , ogni giorno , se mai saremmo riuscite nei nostri intenti .
So che Natale é una festa ormai priva di significati profondi .
Ma - indipendentemente da quello in cui crediamo - dobbiamo ammettere che , nei giorni che precedono queste festivitá , si nota un'atmosfera piú propizia che in altri periodi dell'anno .
È come se ci segnalassero , con insegne multicolori , dove andare per fare del bene !!
Cosí spiego perché quel negozio venne affidato , Mercoledí scorso , a me e Rita .
Un'amica forní la certezza che nessuno avrebbe interferito con la nostra " attivitá benefica " .
Patricia , anche lei brasiliana , assicuró che avrebbe " appoggiato " l'azione dal Bar di fronte .
Assumeva l'incarico di sovraintendere , osservando anche non arrivassero persone indesiderate .
Nel qual caso c'avrebbe avvertite a tempo , facendo uso del Cellulare .
Ci vestimmo entrambe , Rita ed io , in modo appropriato .
Dovevamo essere disponibili a rapide relazioni sessuali , ma senza dare nell'occhio , prima che queste si verificassero .
Altrimenti il Centro si sarebbe trasformato in alveare impazzito : centinaia di fuchi , in lotta tra loro , per ottenere le attenzioni dell'Ape Regina .
Per non renderla " troppo esplicita " , scelsi per lei un vestito lungo di velluto nero ( quei fluenti capelli biondi , anche se palesemente non di colore naturale , ispiravano piú sensualitá d'ogni altra sua parte del corpo - ve l'assicuro ) .
A me riservai la comoditá d'una gonna di tweed , tipo Burberry , non sexy ma tanto ampia - una volta aperta a ruota - da fornire riparo ad un centinaio di senza-tetto .
Comunque , poco importa l'aspetto che offrimmo a coloro che ebbero la ventura d'incontrarci quel pomeriggio .
Ci alternammo i compiti :
Quando m'appartavo io , con qualcuno che volesse provare dei pantaloni o una camicia , Rita rimaneva in negozio a sorvegliare gli altri " avventori " , scambiando qualche parola e facendo capire che sarebbe poi arrivato il loro turno .
Poi ero io a tenere a bada la piccola folla , fino a che , con la coda dell'occhio , la vedevo ritornare .
Allora facevo cenno di seguirmi , a chi mi pareva piú nervoso .
Se m'accorgevo d'un principio d'erezione , la mia scelta diveniva obbligata - per il piú ovvio dei motivi .
Vi lascio immaginare cosa avvenne nel Magazzino , sulla pila di stracci che improvvisammo come alcova .
O sul pavimento della sala accanto , dove avevamo disteso un tappeto finto-persiano .
Spero che questo racconto vi risulti gradito , che v'ispiri a pensare un pochino anche a chi si trova in condizioni piú difficili delle nostre .
Da parte mia , ho preso precauzioni tali , da sentirmi sicura che nessuno mai saprá chi siamo .
Il cellulare di contatto giá non esiste piú e l'unica persona che mi conosce , e potrebbe rintracciarmi , ha giurato di non farlo , in cambio d'un favore importante .
Qui , ho dovuto modificare qualche dettaglio , per impedire che si possa identificare l'Istituzione , dove , Rita ed io , abbiamo compiuto quelle " Buone Azioni Natalizie " .
Ovviamente non ci metteremo piú piede .
Sono conscia che - se ci ritornassimo - verremmo scoperte e , forse , ne nascerebbe uno scandalo difficile da gestire !
Quindi ... " acqua-in-bocca " - mi raccomando ...
PASSATE UN OTTIMO NATALE , ALTRUISTA , Amiche ed Amici Carissimi !!
Quel pomeriggio , non avvennero altre situazioni degne di nota .
Consegnai qualche capo d'abbigliamento , limitandomi a fornire consigli ed assistenza agli indecisi .
Non accompagnai piú nessuno che - per provarsi un paio di pantaloni - si sentisse in dovere di mostrarmi un'erezione ...
Ma incominciai ad incubare un ragionamento , che prese un paio di mesi per raggiungere la conclusione .
So che nulla si verifica per caso .
Perció , io , in quel posto , c'ero capitata per qualche motivo , forse piú importante di quanto avessi immaginato , quando mi fu proposto d'andarci .
Quel signore in preda a voglie sessuali forse non era un vizioso , non rappresentava un caso isolato .
Incarnava un problema che la Societá non vuole riconoscere , ma che é inerente a molti : se un uomo non é facoltoso , raramente ottiene un'esperienza sessuale appagante con un'estranea .
Capii che dovevo tornarmi piú utile .
Aiutando a scegliare un vestito usato , non assolvevo completamente la mia missione sociale .
Iniziai ad organizzarmi allora , ma solo due giorni fa' mi fu possibile concretizzare il progetto .
Parlai con quelle " colleghe " , che credevo meno materialiste , e che m'erano parse preoccupate dalle sofferenze umane , con cui si dovevano confrontare .
Mi diedero della " pazza " , piú o meno velatamente , a seconda della loro educazione e sensibilitá .
Poi avvenne una di quelle " coincidenze " , che non si possono spiegare se non si crede in un'intelligenza superiore , che s'incarica di fornire opportunitá per invogliarci ad esercitare sentimenti positivi .
Incontrai Rita - 15 giorni fa' - in un salottino dell'Agenzia .
Non l'avevo mai vista prima .
Ci trovavamo lí per incontrare un cliente , che si dimostró immediatamente disinteressato , tanto a lei quanto a me .
Finimmo - quindi - per andare in un Bar , non per consolarci , ma per permettermi di ampliare , con calma , quella stessa proposta rifiutata da tutte , sdegnosamente .
Si dimostró molto entusiasta ed animata , prima ancora che fornissi i dettagli .
Disse che avrebbe partecipato , se la sua Agenda l'avesse permesso .
È brasiliana , di Maceió.
Proviene da una zona di mondo dove é normale aiutare i bisognosi
Laggiú , molte ragazze si prostituiscono , non per comprarsi lussuosi oggetti di consumo , ma per migliorare le condizioni di sussistenza della famiglia , per fornire opportunitá a chi non saprebbe come procurarsele .
Anche lontana dal Nord-Est del Brasile , ora in un paese apparentemente piú " fortunato " , Rita é rimasta sé stessa .
Crede - come me - che ci si debba comportare spesso in modo generoso ed altruista .
Sa che s'ottengono impagabili gratificazioni morali , quando s'aiuta qualcun'altro , e non si chiede nulla di materiale in cambio .
Decidemmo quel giorno di rimanere in contatto , di chiamarci quando ci fossero novitá , o volessimo condividere uno stato-d'animo particolare .
Ma , ogni volta che ci siamo sentite , verificammoo come le condizioni non fossero propizie per passare alla fase pratica del progetto " umanitario " .
Avevamo bisogno d'un pomeriggio in cui il Centro fosse tutto per noi , senza altre collaboratrici presenti .
Sapevamo perfettamente che nessuna avrebbe apprezzato il nostro " Modus Operandi " .
Passarono parecchie settimane , durante le quali non fu mai possibile riunire tutte le condizioni necessarie .
Un mese fa' , proposero , senza preavviso , che fossi io - da sola - ad occuparmi del Centro , a causa dell'assenza d'altre persone incaricate , ma , quella volta , Rita si trovava irrangiungibile , in viaggio per l'Europa .
Non potevo certo sdoppiarmi , mantenendoni sempre presente al bancone - in modo d'accogliere chi entrasse in negozio - mentre assolvevo il ruolo d'assistente sessuale dietro le quinte ...
Dopo quell'occasione , frustrante , altre non sembravano presentarsi .
Cosí , con ansia crescente , ci chiedevamo , ogni giorno , se mai saremmo riuscite nei nostri intenti .
So che Natale é una festa ormai priva di significati profondi .
Ma - indipendentemente da quello in cui crediamo - dobbiamo ammettere che , nei giorni che precedono queste festivitá , si nota un'atmosfera piú propizia che in altri periodi dell'anno .
È come se ci segnalassero , con insegne multicolori , dove andare per fare del bene !!
Cosí spiego perché quel negozio venne affidato , Mercoledí scorso , a me e Rita .
Un'amica forní la certezza che nessuno avrebbe interferito con la nostra " attivitá benefica " .
Patricia , anche lei brasiliana , assicuró che avrebbe " appoggiato " l'azione dal Bar di fronte .
Assumeva l'incarico di sovraintendere , osservando anche non arrivassero persone indesiderate .
Nel qual caso c'avrebbe avvertite a tempo , facendo uso del Cellulare .
Ci vestimmo entrambe , Rita ed io , in modo appropriato .
Dovevamo essere disponibili a rapide relazioni sessuali , ma senza dare nell'occhio , prima che queste si verificassero .
Altrimenti il Centro si sarebbe trasformato in alveare impazzito : centinaia di fuchi , in lotta tra loro , per ottenere le attenzioni dell'Ape Regina .
Per non renderla " troppo esplicita " , scelsi per lei un vestito lungo di velluto nero ( quei fluenti capelli biondi , anche se palesemente non di colore naturale , ispiravano piú sensualitá d'ogni altra sua parte del corpo - ve l'assicuro ) .
A me riservai la comoditá d'una gonna di tweed , tipo Burberry , non sexy ma tanto ampia - una volta aperta a ruota - da fornire riparo ad un centinaio di senza-tetto .
Comunque , poco importa l'aspetto che offrimmo a coloro che ebbero la ventura d'incontrarci quel pomeriggio .
Ci alternammo i compiti :
Quando m'appartavo io , con qualcuno che volesse provare dei pantaloni o una camicia , Rita rimaneva in negozio a sorvegliare gli altri " avventori " , scambiando qualche parola e facendo capire che sarebbe poi arrivato il loro turno .
Poi ero io a tenere a bada la piccola folla , fino a che , con la coda dell'occhio , la vedevo ritornare .
Allora facevo cenno di seguirmi , a chi mi pareva piú nervoso .
Se m'accorgevo d'un principio d'erezione , la mia scelta diveniva obbligata - per il piú ovvio dei motivi .
Vi lascio immaginare cosa avvenne nel Magazzino , sulla pila di stracci che improvvisammo come alcova .
O sul pavimento della sala accanto , dove avevamo disteso un tappeto finto-persiano .
Spero che questo racconto vi risulti gradito , che v'ispiri a pensare un pochino anche a chi si trova in condizioni piú difficili delle nostre .
Da parte mia , ho preso precauzioni tali , da sentirmi sicura che nessuno mai saprá chi siamo .
Il cellulare di contatto giá non esiste piú e l'unica persona che mi conosce , e potrebbe rintracciarmi , ha giurato di non farlo , in cambio d'un favore importante .
Qui , ho dovuto modificare qualche dettaglio , per impedire che si possa identificare l'Istituzione , dove , Rita ed io , abbiamo compiuto quelle " Buone Azioni Natalizie " .
Ovviamente non ci metteremo piú piede .
Sono conscia che - se ci ritornassimo - verremmo scoperte e , forse , ne nascerebbe uno scandalo difficile da gestire !
Quindi ... " acqua-in-bocca " - mi raccomando ...
PASSATE UN OTTIMO NATALE , ALTRUISTA , Amiche ed Amici Carissimi !!
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