DEDICHERANNO A DORIS UN MONUMENTO ?



Alla " notte-d'amore " tra Doris e il Dottore non ne seguirono altre .
Per lei si trattó della soddisfazione di uno semplice sfizio , una re-affirmazione del ruolo che si era scelto nella vita .
Forse avrebbe considerato la possibilitá di una " sequela " , se le si fosse presentata una valida componente economica .
Invece , capí quanto fosse improbabile che la dinamica della prostituzione potesse venire assecondata da chi non ne riconosceva le caratteristiche .
Helmut Zanzig , infatti , credette che l'accaduto fosse dipeso da elementi carismatici , esercitati dalla sua figura pubblica .
Si sentí come un Rocker che avesse approfittato di una Groupie .
Disse a sé stesso di non lasciarsi condizionare da un episodio di poco conto , e si impose di dedicarsi ancora di piú alle attivitá provenienti del suo Background .
Voltó quindi a concentrarsi nella ricerca scientifica , che comunque assorbiva giá la quasi totalitá del suo tempo .
Raramente soddisfava un impulso sessuale , di solito preferiva reprimerlo o sublimarlo .
Quando si concedeva l'occasionale lusso della masturbazione , preferiva seguire una routine collaudata e quasi immutabile : visionava al Computer Stroboscopico una delle sue pellicole preferite , risalenti agli albori della cinematografia .
Con la componente Multidinamica ( di sua invenzione ) , i film gli rivelavano particolari a noi , ora , inaccessibili .
Soprattuto permettevano a Helmut di osservare la completa nuditá delle attrici protagoniste , che , in certe scene , si dimostravano ben piú dichiaratamente disponibili di quanto concedesse loro il copione dell'epoca .
Al momento opportuno , da un cofanetto , Helmut estraeva l'ultima delle sue trovate , una bacchetta energizzante , che , aprendosi come un ombrello , accoglieva il suo sesso eretto come farebbe una vagina di donna .
Pochi movimenti erano allora sufficienti per raggiungere l'orgasmo e ben presto si ritornava ad occupazioni meno " triviali " ..
Come detto in precedenza , nel 2032 al Prof. Zanzig venne assegnato il Premio Nobel per la Medicina .
I suoi studi sulla " Bionicitá delle cellule crimiogeniche " e la pubblicazione di una Mappa degli Organi Bionicamente riproducibili , convinsero una Giuria composta da illustri colleghi , che giá avevano proposto il suo nome in un paio di occasioni , anni prima .
Si sa che spesso l'iniezione finanziaria del Nobel determina benefici sviluppi nei programmi di ricerca del destinatario del premio .
Zanzig investí tutti i suoi averi in un progetto che portó alla creazione di un laboratorio sperimentale , a Jakarta .
Lí , una equipe di piú di cento studiosi , dedicandosi quasi esclusivamente alla replicazione delle funzioni umane , confermó la possibilitá di concepire automi totalmente simili a noi .
Fu necessario elaborare nuove sostanze , introdurre sistemi di auto-genesi simbiotica ed innescare meccanismi automatici di grande complessitá , ma , poco a poco , il sogno di " creare una macchina umana " incominció a concretizzarsi .
Noi sappiamo che tutta quella gigantesca operazione derivó dall'impulso che Doris , inconsciamente , scatenó in quell'unico incontro con il Dottor Zanzig .
Ad una donna disinibita che si era messa in testa di giocare a sedurre un uomo che si era rifiutato di riconoscere la sua avvenenza , l'Umanitá dovrebbe rendere onore , riconoscendo le reazioni da lei scatenate .
Doris morí nel 2028 , vittima di un incidente stradale provocato da un guidatore ubriaco .
Venne sempre ignorata dalla Storia ufficiale e solo io , adesso , cerco di restituirle un minimo di importanza .
Chi non la dimenticó - peró - é il nostro Professor Zanzig .
Non la rivide mai piú , né venne a conoscenza della sua prematura morte .
Spesso lei gli apparve in sogno , vestita di un camice bianco adornato da due rose scarlatte .
Assumeva pose lascive , non differenti da quelle che gli aveva mostrato in persona , ma non tralasciava mai di chiedere a Helmut come procedessero gli studi e quando sarebbe nata una donna bionica .
Lui le dedicó , segretamente , la sezione dove venne sperimentata la prima vagina che , collegata con un utero ed un paio di ovaie artificiali , permettesse la fecondazione .
Ma mai su una placca apparve il suo nome o verbalmente venne evocato .
Helmut conservó nel suo intimo piú profondo il segreto che lo spingeva ad allargare i confini della scienza ed a donare al genere umano una nuova collocazione .
Probabilmente tutte le ricerche successive all'incontro con Doris furono determinate dal desiderio di " riprodurla " il piú fedelmente possibile e " farla sua " come non era stato possibile nella realtá .
Possiamo affermare che ogni dettaglio anatomico presente nel ricordo che lei aveva lasciato in lui , venne valorizzato e replicato in laboratorio .
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