SESSO USTIONANTE .

Successe al momento stesso della sua nascita , accanto al fuoco necessario per riscaldarle la fragile nuditá .

Alla luce dei rami incendiati , il concitato arrivo di Jaladhija , aggiunse qualcosa che fece tremare le ombre sparse sul terreno circostante .

Da bambina , s'accorse presto di poter far danzare una fiammella in un vasetto votivo , imponendole un movimento contrario a quello suggerito dal vento .

Quando diede i primi passi da sola , si trovó tra la sterpaglia . 

I suoi piedini scalzi , agendo come carboni ardenti su ciuffi di borraggine essicata , scatenarono un principio d'incendio . 

Invece di spaventarsi e fuggire - o chiamare aiuto - Jaladhija affrontó quei fuocherelli , che iniziavano a crepitare , ed avrebbero potuto espandersi rapidamente .

Prendendoli a calci , sollevó un polverone di scintille incandescenti , a cui impose di dirigersi verso il sole cocente .

Urló loro di allontanarsi , che non avrebbe tollerato di vederli tornare sulla terra .

Intanto mulinava le braccia , come se volesse provocare un combattimento di arti marziali .

Sollevó poi un ramo sfiaccolante , trofeo da mostrare a chi , incredulo , dubitasse ancora dei suoi poteri .

In quel momento , tutte le fiamme s'estinsero .

Ne rimasero solo le tracce intorno a lei , lunghi peli scuri di immaginari lupi in fuga .

Divenne donna in un giorno solo , abbandonando l'infanzia senza conoscere adolescenza né pubertá .

Fu quando la sua bellezza raggiunse il massimo fulgore .

Emanava una luce sorprendente che , anche al buio , le impediva di nascondersi e passare inosservata .

Spesso gli occhi bruni le dardeggiavano , come braci , incutendo un timore misto ad altri sentimenti , difficili da decifrare .

Un progressivo interesse per quelle sue peculiaritá finí per contagiare tutti .

I giovani si lasciarono coinvolgere emotivamente , provando il " fuoco della passione amorosa " .

Tra gli anziani - invece - prevalse la diffidenza ed un timore riverenziale .

Alcuni contemplarono l'idea di scacciare Jaladhila , ma non arrivarono a proporre pubblicamente le loro intenzioni . 

Anche perché lei ricambió , con un sorriso , ogni attenzione ed ostilitá , cercando di non privilegiare o antagonizzare nessuno .

È vero che non venne mai vista in compagnia di qualcuno .

Quando peró Dinkar , marito di Sapna , la donna piú ricca del villaggio , si procuró strane bruciature , deambulando nella jungla in una notte di pioggia torrenziale , furono in molti a non pensare ad un sortilegio .

S'ipotizzó che si fosse incontrato con Jaladhila , e che , in qualche modo , avessero avuto contatti intimi .

Gli uomini di quella tribú non ricorrono ad indumenti .

Non coprono mai nemmeno il pene .

La bocca di quell'uomo d'allora non proferí piú parole .

Forse divenne muto per non volersi spiegare , o per conseguenza d'uno shock violento .

Ma non perché le labbra o la gola si fossero ustionate .

Era la zona genitale quella piú colpita , come se un un fuoco intenso l'avesse avvolta e divorata .

Si ricoprí di pustole suscettibili d'infezione e causó dolori insopportabili . 

Una donna che non provi per gli uomini quell'attrazione che sente verso il Fuoco , non é idonea a soddisfare le passioni di questo mondo . 

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