LA MISTERIOSA TAYU .


Il Post odierno avrebbe dovuto parlare di Shiamanesimo .
Ho passato giorni di intensa ricerca sull'argomento e mi ripromettevo di parlarne qui con Voi .
Come sapete giá - i racconti di chi esercita poteri extra-sensoriali nell'ambito sessuale mi impressionano profondamente e aizzano la mia curiositá .
L'idea di poter provocare orgasmi senza dovermi spogliare , essere palpata né tantomeno ricorrere a tecniche erotizzanti di uso comune , costituisce una sicura meta futura riguardante la mia " Professione " e spero di acquisire presto la capacitá per metterla in pratica .
Nel frattempo , mi alleno su me stessa , suscitando reazioni solo con l'ausilio di un coinvolgimento cerebrale , che permetta a forze occulte di estrinsecarsi .
Avrei voluto accompagnare questo mio processo di apprendimento con una documentazione il piú possibile completa , che attingesse le basi socio-culturali e filosofiche di questa antica forma " religiosa " , che , ora , sembra acquistare grande interesse anche qui , in Occidente .
Libri , trattati e manuali on-line hanno - peró - finito per trasportare la mia attenzione verso la figura emblematica della Geisha , inserita nel contesto di una societá piú permissiva della nostra attuale e articolata in una gerarchia molto particolare .
Sono venuta cosí a conoscere le origini del fenomeno del Cortigianesimo Giapponese .
Si hanno prove di come giá nel Secolo XI ( ma forse anche prima ) la Corte fosse allietata dalla presenza di donne bellissime , incaricate di svolgere una funzione ben precisa - quella di " intrattenere " i dignitari .
Non stiamo parlando ancora della professione della " Geisha " , che apparirá in un periodo storico ben piú recente , e neppure delle molte Concubine dell'Imperatore .
Si trattava essenzialmente di donne che dedicavano la loro esistenza a dare e ricevere piacere , nel modo piú completo possibile .
" Prostitute-di-Lusso " sarebbe un modo occidentale di descriverle , sicuramente denigratorio e poco rispettoso della dignitá di una cultura molto sofisticata .
Nel Giappone di allora erano semplicemente indispensabili , come il cibo o l'igiene personale .
Chi ricorresse alla loro compagnia , sapeva di entrare in una dimensione particolare , non confinata alla semplice soddisfazione dei sensi , e finiva spesso per costodire gelosamente il ricordo di tali incontri .
Alimentata da Poeti e Pittori del tempo , l'immagine della " Tayu " assume ancora contorni mitici .
Dedicandosi a tutte le forme d'Arte allora conosciute e possedendo una educazione molto ampia e raffinata , le " Cortigiane " si distinguevano dalle " Donne Virtuose " , spose e madri senza cultura , dedicate ad umili attivitá di sussistenza .
Invece di tediarvi ulteriormente , rimando chi ne fosse interessato come me , a consultare materiale ampiamente disponibile nella Net .
Ora , peró , permettetemi di divagare ancora un pochino .
Ho letto con interesse la descrizione di come si svolgessero i " contatti " tra le " Donne-di-Corte " e gli uomini a loro interessati .
Shogun e Samurai costituivano l'abituale " Clientela " , ma non esistevano norme tassative che impedissero l'accesso a persone di rango inferiore .
Quello che mi ha colpito - sinceramente - é che non si seguisse nessun stimolo " visivo " ..
Per esperienza so che , chi cerca compagnia sessuale , di solito reagisce in maniera diretta all'attrazione esercitata da una persona reale o , perlomeno , dalla sua immagine riprodotta .
Questo spiega perché si ricorra al marciapiede per esporsi e suscitare interesse nei passanti .
Per lo stesso motivo , nelle Agenzie ed in Sites appositi , si mostrano espliciti Dossier-Fotografici per ogni " Modella " disponibile .
L'uomo del nostro tempo ha essenzialmente bisogno di avvistare la " Preda " del suo desiderio sessuale , prima che questo si possa manifestare .
A quei tempi , invece , non era costume che queste donne apparissero in pubblico .
Una Cortigiana viveva in locali ben delimitati da divisioni e paraventi .
La sua presenza non veniva rivelata apertamente a nessuno .
Tutti sapevano come raggiungere quello spazio riservato , ma non era permesso sapere con chi ci si sarebbe venuti a trovare , entrandoci .
Si racconta che nessun " cliente " - mai - abbia desistito dal rapporto sessuale e che la donna , apparsagli dentro quella stanza , sempre si sia rivelata all'altezza delle sue aspettative .
Né tantomeno ci si lagnava di non poter vedere e scegliere la persona destinata a condividere un'attivitá pur sempre intima e personale .
Io credo che il " Rituale " avesse un'importanza fondamentale , come in altri aspetti tipici di quella Societá e della sua Cultura .
L'uomo sapeva immedesimarsi in quella situazione , al punto di idealizzare tutti i " preliminari " , che lo portassero a poter espletare , poi , l'atto sessuale .
Nessuno si sarebbe addentrato nel labirinto-delle-cortigiane , affrontando le incertezze di un incontro indeterminato , per ottenere un semplice sfogo immediato , un'operazione atta a scaricare rapidamente il proprio seme in chi accettasse di accoglierlo .
Per quello , si sapeva di poter contare sulla disponibilitá di mogli ed amanti compiacenti .
Invece , per un'occasione particolare , a cui dedicare maggior tempo e coinvolgimento , si scegliava appunto la " Lotteria " di Corte .
Immagino che anche per la donna " misteriosa " , i momenti che precedessero l'incontro vero-e-proprio , fossero di grande aspettativa e suggestione .
Esattamente come succede a me , pochi istanti prima di incontrare un " Cliente " , che l'Agenzia non mi abbia adeguatamente descritto ...
La letteratura ha reso ancora piá affascinanti alcune figure di donne di quei tempi .
Alcune delle cortigiane piú apprezzate emettevano suoni melodiosi , concedendo - occasionalmente - alle loro voci di echeggiare al di lá di una barriera architettonica .
Si produceva cosí una specie di richiamo suadente , simile a quello delle mitiche Sirene .
Ma non era loro richiesto di rispondere ad eventuali domande , o fornire informazioni , su quello che si sarebbe eventualmente verificato nell'intimitá dell'alcova .
Non trattandosi di una trattativa commerciale o dell'acquisto di nessun favore particolare , si preferiva lasciare al " Mistero " un ruolo preponderante , quasi fosse una divinitá da assecondare .
Spero possiate intendere e condividere tutto il mio apprezzamento per quell'affascinante Mondo .
Se - peró - non vi entusiasma e ci vedete aspetti lesivi della Dignitá della Donna , allora , per favore , soffermatevi a considerare come esistesse giá fin d'allora una specie di " Virtualitá " che , oggi , noi crediamo esclusiva di questi " tempi informatici " ..
Quell'approccio , tra due esseri umani alla ricerca del piacere sessuale nell'Antico Giappone , non vi ricorda , in qualche modo , le nostre Chat in Siti-d'Incontri , dove l'alchimia si alimenta proprio dell'impossibilitá di verificare l'identitá di chi ci contatta ?
Potrá seguirne una verifica attraverso la WebCam o anche un Incontro " Reale " , ma , raramente , il significato di quei primi momenti " al-buio " verrá eclissato .
Infatti , é solitamente quando ancora tutto é possibile , e la nostra fantasia non conosce restrizioni , che si presentano elementi di grande fascino e suggestione .
Come per un vigoroso Samurai ed un'affascinante Tayu , in procinto di sollevare un sipario e svelarsi reciprocamente , anche noi - oggi - facciamo del " Mistero " il piú prezioso degli alleati !!
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