HO DATO UNA MANO ......


Comunque si voglia considerare il mio " Lavoro " , di certo non sono una " Dipendente " , nel senso che non accetto che nessuno mi imponga quello che devo fare a letto !!
Io mi definirei una " Libera Professionista " o , semmai , una " Procuratrice di Servizi " ...
Chi assiste i Clienti in un Sex-Shop , invece , appartiene ad una categoria ben differente .
Deve ottemperare a precise regole , soddisfare prescrizioni e richieste , e seguire regole di Marketing fissate dal datore-di-lavoro .
Lo dico con cognizione di causa , dato che conosco un paio di ragazze che , in mancanza di migliori opportunitá , si sono lasciate convincere ad esercitare quella mansione .
Con una , in particolare , ho sviluppato una certa intimitá , al punto di sentirmi spesso invogliata a comunicare con lei ed a passare ogni tanto a trovarla .
La settimana scorsa mi ha chiamata lei , per chiedermi un favore .
Giaceva inerme , colpita dall'influenza , che qui giá imperversa .
Non essendole possibile nemmmeno uscire di casa , ovviamente andava sostituita sul posto-di-lavoro .
In mancanza di altre alternative valide ( nei Sex-Shop - a quanto pare - una piacevole presenza femminile sortisce effetti " positivi " sulle vendite ... ) , si pensó a me come l'unica " Salvatrice " della situazione !!
Confesso di non essermi entusiasmata all'idea , ma , un po' per gentilezza ed un po' per mera curiositá , accettai , pur aggiungendo che la mia disponibilitá non sarebbe durata piú di un paio di giorni .
Cosí , per un Venerdí pomeriggio e per l'intera giornata del Sabato successivo , mi sono calata nel ruolo di " Commessa " di Sex-Shop .
Devo dire che - contrariamente alle mie previsioni - é stata un'esperienza molto interessante .
Innanzitutto ho dovuto passare attraverso un " Briefing " , sommario ma impegnativo , che il Padrone-di-Casa mi ha somministrato , cercando di imbottirmi la testa con un gran numero di informazioni tecniche , riguardanti gli oggetti erotici in vendita .
Ho poi dovuto indossare , se non prorio una " Divisa " , un qualcosa che suggerisse la mia disponibilitá ad una " disinibita collaborazione " ...
La mia scelta cadde su un tubino nero di finta-seta , corto quel tanto da mostrare la presenza di autoreggenti , e scollato al punto da rendere impossibile l'uso di un reggiseno .
Mi parve sí di essere vestita in maniera abbastanza provocatoria ma , indubbiamente , molto meno ridicola che in altre opzioni , quali il costume da " Infermierina Sexy " , da " Minnie " , " Babá " o Marinaretta , che vidi appesi nello stesso armadio .
Ammetto che l'effetto-Troia prodotto dall'abbigliamento finí per innervosirmi , almeno fino a quando , vedendomi allo specchio , constatai come la mia quasi totale assenza di Make-up ne minimizzasse gli effetti .
Comunque , non mi fu offerta la possibilitá di ripensamenti o cambi dell'ultima-ora .
Affrontai il " Primo Shopper " , immediatamente dopo essere uscita dal camerino .
In quel Negozio - come pure in molti altri di differenti settori - si fá riferimento agli " avventori " che lí si presentano , con il termine di " Clienti ".
È una coincidenza di cui non mi sfugge l'ironia .
Trovandomi lí per sostituire una conoscente ammalata , facendole un favore senza nepppure esigere un compenso , pensavo di sfuggire alla logica commerciale che contraddistingue gli altri miei " Incontri " .
Ma , dagli sguardi insistenti , che mi toccava di subire , mi resi rapidamente conto di come altro non dovevo sembrare che una prostituta che , a tempo perso , trasmette consigli " tecnici " a uomini che , potenzialmente , potrebbe " servire " in " maniera piú completa " .
Mi parve ingiusto e degradante che si stabilisse questo tipo di relazionamento , soprattutto perché so che la persona che stavo sostituendo , é tutt'altro che promiscua e , anzi , crede in " sani " valori famigliari .
Ad ogni modo , non mi fu mai difficile indicare e consigliare oggetti che offrono , giá di per se , grande suggestione visiva .
La parte piú " attiva " della mia " collaborazione " si estrisecó nel rispondere a domande estemporanee , che mi vennero rivolte in continuazione .
Immaginavo che le persone che contemplano l'acquisto di un " Giocattolo " , per animare le loro serate erotiche , lo facessero con convinta discrezione o fingessero un asettico interesse pseudo-scientifico .
Curiosamente , peró , chi si reca in un Sex-Shop - al contrario di chi acquista anonimamente per corrispondenza - sembra compiacersi della scelta e non disdegna commenti piccanti e suggestivi con la " Hostess " di turno .
Almeno cosí é successo con me , in quelle poche ore .
Ovviamente nessuno é arrivato a chiedermi di sollevare il vestitino , spostare le mutandine e mostrare palesemente come utilizzare gli articoli in questione , ma lasciatemi dire che , verbalmente , si é arrivati spesso molto vicino .
Se un uomo brandendo un oggetto oblungo , della cui utilitá non ha dubbi , indica la parte posteriore del mio corpo e mi chiede « Questa Plug-Anale con Vibro dá piacere profondo ? » , credo si possa " tradurre " che sta pensando , desiderando , di " sperimentarla " con me o perlomeno di estrarmi qualche confidenza intima .
Forse sopravvaluto il mio Sex-Appeal , ma raramente mi sbaglio al riguardo della psicologia maschile .
Fatto sta che mi sono vista intrappolata molte volte in uno stanzino di 5metri x 3 , semi-buio , che costituisce il Sancta-Sanctorum di quella Boutique Erotica .
Lí é dove si custodiscono i Falli di Lattice e Silicone e tutto quanto appaia " realistico " e che , per Legge , non puó essere mostrato , se non ai Maggiori-di-Etá .
Ricorda il Caveau di una Banca , dove si entra solo se " scortati " da una " Assistente di Vendita " .
Penso che vi si potrebbero facilmente svolgere atti sessuali , senza che nessuno se ne dia conto altrove .
Non che qualcuno me lo abbia suggerito , nemmeno velatamente .
Lo " Staff " che assiste la Clientela lo fá nel piú completo rispetto dell'etica di un Business come gli altri , e che non prevede prestazioni erotiche dirette .
Mi sono accorta , peró , di come la situazione possa generare un flusso di ormoni maschili che , se non " civilmente " repressi , sfocerebbero in un'uso " naturale " della sessualitá .
Un vestito che mostri quasi interamente il seno , praticamente solo coprendone i capezzoli , e che , per di piú , non offrirebbe grande impaccio se sollevato fino all'ombelico , deve rappresentare un'irresistibile provocazione per molti uomini .
Non mi stupí , quindi , che piú d'uno , per quanto si sforzasse di ignorare la mia presenza , ne sia rimasto turbato .
Credo di aver suscitato - in almeno 5 o 6 occasioni - pensieri che solitamente accompagnano i meccanismi dell'eccitazione sessuale .
L'immancabile conferma , sia visiva che olfattiva , venne accentuata dall'angustia del locale in cui ci venivamo a trovare , e che pare disegnato per facilitare il reciproco strofinamento delle zone erogene ...
Oltre che per rispetto delle consegne , non volli creare precedenti che possano poi mettere in imbarazzo la persona che mi aveva chiesto di aiutarla , sostituendola in quell'occasione .
Altrimenti , penso che avrei ceduto alla tentazione di " allargare " un pochino i confini del ruolo di " Assistente di Sex-Shop " .
Ma , adesso che lei ha recuperato la salute ed é ritornata a lavorare , mi chiedo se non sia stato un errore da parte mia .
Forse avrei " inventato " qualcosa di nuovo , introducendo una variante suggestiva ed economicamente non trascurabile , alla monotonia di una routine poco " creativa " .
Come i Grandi Chef " assaggiano " le prelibatezze gastronomichee che preparano e insegnano agli assistenti i " trucchi-del-mestiere " , cosí non vedo che ci sarebbe di male se si offrisse la Prova-In-Situ di un preservativo ritardante , o si convincesse un acquirente indeciso , lasciandogli fare il " Test-drive " di un Vibratore o di uno Strap-On particolarmente ingombrante .
Soprattutto perché Natale si avvicina e la concorrenza é intensa e spietata !!!
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