VISITA IMMOBILIARE ( 1ª PARTE ) .


Il mio grande sogno - realizzabile - é acquistare un'ampia proprietá rurale e farci costruire sopra una casetta ecologica , di legno , dove vivere felice e contenta per il resto dei miei giorni .
La ricerca non é facile , dato che dispongo di un " Budget " limitato , ed il mercato immobiliare é ricco di pericolose " trappole " , soprattutto destinate a chi - come me - si presenta come una giovane donna inesperta in materia .
Accolsi , comunque , con un certo entusiasmo l'invito di una ragazza conosciuta virtualmente in Facebook , italiana di origine e da poco residente qui , in Portogallo .
Al Cellulare , mi disse di conoscere un tipo intenzionato a vendere un terreno enorme , su cui si era costruito una casetta rudimentale .
Aggiunse che il prezzo sarebbe stato interessante , data l'urgente necessitá di sbarazzarsi di quanto posseduto in Portogallo , per recarsi all'Estero , a vivere e lavorare .
Non fu in grado di darmi ulteriori dettagli , ma , anche spinta dalla curiositá di vedere lei di persona - e verificare quanto il " virtuale " corrispondesse al " reale " nel suo caso - accettai prontamente di incontrarla in un Car-Park di uno Shopping Center .
Pensammo fosse conveniente lasciare la mia auto lí , per poi proseguire verso la campagna , su strade sterrate , con il suo Van , decisamente piú robusto , anche se di aspetto decrepito e poco rassicurante .
Arrivó puntalissima e , dopo un breve discorsetto introduttivo , invece di socializzare al Bar - di fronte ad una tazza di Caffé - ad entrambe sembró piú appropriato dedicarsi subito alla scelta dell'itinerario da percorrere .
In quella " Carrinha " sgangherata , quindi , mi capitó di approfondire la sua conoscenza , e devo ammettere che provai per lei una immediata simpatia .
Piú giovane di me ( ha 24 anni , anche se potrebbe essere facilmente scambiata per un'adolescente ) , Luisa ( il suo vero nome é bellissimo , armonioso e poco comune : peccato che , per ovvie ragioni , non possa usarlo qui ... ) non parla ancora Portoghese e usa l'Inglese frequentemente , dato che l'Italiano non le apre molte porte qui .
Vive in una Proprietá Rurale , una specie di Fattoria Ecologica , che un lontano parente le ha dato in gestione .
Credo che sia seriamente legata ad un ragazzo , suo coetaneo , che peró vive ancora in Italia e che raramente la viene a trovare .
Quella mattina non aveva scelto di indossare un abbigliamento particolarmente ricercato , forse anche per sdrammatizzare il nostro incontro e per non fornire un'immagine di sé , che io potessi giudicare ingannevole .
Le chiesi dove avesse potuto scovare quel paio di pantaloni da " contadina " , di cotone blu scuro , che di certo non si vendono in Boutique .
Mi rispose di averli confezionati lei stessa , con tessuto " Biologico " , ed aggiunse di sentirsi confortevole cosí , pur non escludendo di potersi vestire alla " Moda " , quando l'occasione lo imponga .
Notai come il suo seno fosse quasi inesistente sotto la T-Shirt attillata , ma , invece di meravigliarmene , decisi che le sue dimensioni fossero proporzionate al resto di quel corpo minuto , e soprattutto al bacino , che mi ricordava quello di una bimba .
Parlottando del piú e del meno , le spiegai la mia situazione logistica ed affettiva - anche se sommariamente .
Venni a sapere alcuni dettagli importanti riguardanti la vita della persona che avremmo presto incontrato : abbondonato dalla moglie , quel ragazzo si era rifugiato in campagna , per superare la tristezza e ricostruirsi una vita piú indipendente .
Presto - peró - era caduto nella trappola degli stupefacenti , e , cosí , invece di affrancarsi , si trovava ora in uno stato ancora piú vulnerabile ed insoddisfacente .
Luisa disse di essere sicura che lui fosse un Cocainomane abbrutito , pur non avendone le prove e , comunque , considerando che la cosa non la riguardasse .
Francamente , mi spaventó l'idea di poter un giorno vivere in luogo " inquinato " da pensieri e situazioni negative , ma cercai di mantenermi pragmatica e disponibile ad un'eventuale trattativa commerciale , se le caratteristiche pratiche avessero fatto al caso mio .
Giungemmo a destinazione verso mezzogiorno .
Luisa non volle parcheggiare se non in un'angolino ombreggiato , e quindi mi fece scendere di fronte alla casa , per poi cercare con calma un luogo adatto .
Venni accolta da un paio di cani amichevoli ma piuttosto agitati , e subito dopo apparve anche il loro " padrone " .
Mi trovai di fronte ad una persona d'aspetto molto piú vecchio e trasandato , di quanto avessi immaginato .
Mario , infatti , non deve avere piú di 30/32 anni .
Lavora qui e lá nelle fattorie , dando una mano ad altri , quando non trova di meglio da fare , ma sembra piuttosto un marinaio o un pescatore , dato che il sole e la mancanza di precauzioni hanno lasciato vistose tracce sulla sua pelle del viso .
Ma ha un fisico asciutto ed atletico , anche se non vistosamente muscoloso ; purtroppo , peró , mi fu impossibile non notare lo squallore del suo abbigliamento occasionale , e soprattutto il paio di short che indossava .
Capisco che si voglia sentire in libertá e preferisca qualcosa di comodo e poco impegnativo , ma a me sembró - invece che " Casual " o " Country " - semplicemente " in mutande " - per di piú sporche e vetuste .
Un paio di Boxers di seta avrebbe , peró , dissimulato meglio quello che si nascondeva dentro , mentre quei pantaloncini non mi lasciavano proprio alcun dubbio a riguardo .
Pensai o che si fosse appena stimolato di proposito per impressionarci , o che fossimo arrivate in un momento inopportuno , soprattutto perché intuivo un'altra presenza femminile nei paraggi .
Invece di presentarmi alla sua " ragazza " , che se ne stava spaparanzata sotto il portico , o aspettare che apparisse anche Luisa , Mario insistette , affinché lo accompagnassi , subito , in un giro panoramico delle terre .
Accettai perché , dopo tutto , quello era il fine pricipale della nostra visita , ma devo dire che la situazione mi sembró strana dall'inizio e mi sentivo a disagio sola con lui .
Vedevo come , incessantemente , mi scrutasse da capo a piedi e mi pareva ovvio immaginare cosa stesse pensando .
Fortunatamente , per paura delle punture d'insetti o di sbregarmi tra la vegetazione incolta , avevo sostituito il vestitino corto che indossavo prima di incontrare Luisa , con Jeans & una maglia di cotone .
Temo che , altrimenti , sarebbe stato piú difficile per Mario tenere a bada i suoi istinti e per me proteggermi dai suoi attacchi .
La mia speranza che Luisa comprendesse la necessitá di raggiungerci prima che lui avesse tentato di mettermi le mani addosso , venne prontamente esaudita e - cosí - ritrovai il sorriso ed alcuna fiducia di poter gestire la situazione .
I discorsi di Mario , che giá si stavano incamminando verso l'apprezzamento - piuttosto accentuato - di alcune caratteristiche del mio corpo femminile , in presenza di Luisa , ritornarono immediatamente ai lati immobiliari di quanto stava mostrandoci .
Onestamente pensai che lui fosse piú interessato a Luisa che a me , e non solo perché si intuiva che loro due fossero giá legati da qualche forma di amicizia .
Camminavamo in fila-indiana , ma , spesso , Mario , trovava il modo di appoggiare un braccio intorno ai fianchi di lei e notavo come lei non ne fosse perturbata né cercasse di divincolarsi .
Pur non volendo trarre conclusioni affrettate o sommarie , ebbi l'impressione che quei due potessero giá avere condiviso momenti intimi in un recente passato .
Arrivammo ad una rovina diroccata , qualche centinaio di metri piú a valle della casa pricipale .
Lí lui ci impose di entrare , con la scusa di volerci mostrare come fosse possibile restaurare le pareti di pietra massiccia .
Appena raggiunta la penombra - senza nemmeno scusarsi o cercare di agire con discrezione - il tipo decise che doveva pisciare ..
È vero che si allontanó da noi di un paio di passi , ci voltó le spalle , fingendo di cercare di passare inosservato .
I tempi ed i modi del suo comportamento lo contraddirono quasi subito , peró .
Non solo si abbassó gli short in maniera ostentata ed eccessiva , ma , poi , fece ben in modo che entrambe vedessimo come , tra le sue dita , il pene si stesse ingrossando ed irrigidendo .
Pur non volendolo assecondare , mi trovai nella condizione di non poter guardare altrove , in quello spazio confinato .
Come quella di un fungo maleodorante che spesso vedo nei boschi alla fine dell'Estate , la cappella , che lui espose accertandosi che fosse ben vista da noi , sembró sproporzionata al resto del suo sesso .
Ancora prima che raggiungesse l'erezione completa , riveló dimensioni inusuali .
Mario accompagnó uno spruzzo o due , in realtá solo poche gocce di pipí - che certo avrebbe potuto trattenere fino a che non avessimo raggiunto la Toilette - con un piú che esplicito accarezzarsi , che a me parve mettere in mostra anche le sue intenzioni .
Non ebbi dubbi che quel cazzo fosse prontissimo a scopare , solo mi chiesi chi delle due fosse l'oggetto di tanto desiderio .... ( to be continued )
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